Cenni storici ed origine
Il Pignolo è un vitigno coltivato
in Friuli da secoli ed era
sicuramente noto e coltivato ancor prima del 1600 nei territori di Prepotto,
Albana, Rosazzo e Premariacco. Il Poggi, nel suo Atlante ampelografico
del 1936, lo descrive con dovizia di particolari dopo averlo scoperto
e degustato all’Abbazia di Rosazzo. Oggi lo troviamo ancora coltivato
nella sua vocazionale zona d’origine, con qualche altro vigneto
presente nei paesi circostanti.
Colore: rosso rubino chiaro, però vivace e affascinante.
Odore:
profumo vinoso, fruttato, riservato, che si apre con un ventaglio di
gusti leggeri ma molto piacevoli.
Gusto: il Pignolo è un vino tutto
particolare, contenuto e misterioso, quasi temesse di farsi scoprire.
Gusto vinoso, debolmente tannico, ricorda il lampone. È un vino
tutto da scoprire.
Accostamenti gastronomici: vino da piatti di carne della cucina friulana,
soprattutto predilige la ciàr in padiele (spezzatino di manzo)
e la brisiola alla cotona (braciola fritta). Va servito alla temperatura
di 18-20 gradi.
