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Abbinamento: ricerca
dell'equilibrio tra le varie sensazioni legate al cibo e al vino.
Abboccato: vino
con sapore lievemente dolce.
Acerbo: vino
con eccessiva sensazione acida.
Acidità: indica
la quantità complessiva degli acidi organici che conferiscono
al vino la sensazione di freschezza e vivacità.
Acidificazione: operazione
mediante la quale si effettua l'aggiunta nel vino di sostanze
acide.
Affinamento: pratica
con la quale, attraverso il riposo in botti di legno o in
bottiglia, il vino non ancora commercializzato matura ed
acquisisce armonia e complessità.
Alcool (etilico): dopo
l'acqua è il principale costituente del vino. Deriva
dalla fermentazione degli zuccheri ad opera dei lieviti.
Alcoli (superiori): composti si formano
durante la fermentazione alcolica. Il più importante
ai fini organolettici è la glicerina.
Allegagione: fase
del ciclo annuale della vite nella quale, avvenuta la fecondazione
dei fiori, si percepisce un primo sviluppo di ciò che
poi si trasformerà in un acino.
Amabile: vino
il cui sapore dolce si avverte chiaramente per effetto di
una discreta presenza di zuccheri.
Amaro: è uno
dei quattro sapori fondamentali dell'analisi organolettica.
E' gradevole solo se ben integrato con le altre componenti
del vino.
Ampelografia: disciplina
che studia le differenze biologiche e di comportamento delle
varietà di vite (vitigni).
Ampio: vino
dalle sfumature odorose ricche e complesse.
Analisi sensoriale: particolare
tipo di degustazione nel corso della quale si intende caratterizzare
il vino e dare un giudizio quantitativo, piuttosto che qualitativo,
alle sensazioni visive, olfattive e gustative.
Anidride solforosa: sostanza
gassosa ad azione antisettica ed antiossidante utilizzata normalmente
in enologia secondo i limiti di legge.
Antociani: pigmenti naturali presenti
nelle uve rosse che danno il caratteristico colore al vino.
Aromatico: vino
in cui prevalgono i profumi caratteristici del vitigno da
cui proviene (tipici vitigni a bacca aromatica sono i Moscati,
le Malvasie, il Traminer, il Müller Thurgau e il Sauvignon).
Aromi
primari : aromi tipici del vitigno.
Armonia: quando
le sensazioni olfattive e gustative si integrano nel dare una
sensazione complessiva equilibrata e completa.
Arricchimento: operazione
mediante la quale si effettua l'aggiunta di zuccheri al mosto
per ottenere un vino di maggior gradazione alcolica.
Asciutto: è un
vino privo di zuccheri residui che da la sensazione di bocca
pulita.
Aspro: sensazione
gustativa spiacevole per eccesso di acidità.
Assemblaggio: mescolanza
di vini di diverse partite e/o annate e/o provenienze e/o varietà per
ottenere un vino più armonico e complesso.
Astringenza: Sensazione
gustativa conferita dai tannini. |
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Batteri
lattici: sono microrganismi responsabili della fermentazione
malo-lattica ma anche di alcune malattie del vino.
Barrique: piccola
botte in legno di rovere della capienza di 225 litri.
Base ampelografica: rappresenta
l’insieme di varietà di vite coltivate in un
determinato territorio.
Botritizzato: vino
derivante da uve colpite una "muffa nobile" che provoca
una disidratazione della bacca (e quindi una concentrazione
degli zuccheri) e la formazione di aromi particolari.
Bouquet: insieme
dei profumi che un vino acquista durante l'affinamento. |
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Caldo: vino
in cui l'elevato contenuti in alcool genera in bocca una sensazione
di calore.
Certificazione: un
vino può fregiarsi della D.O. solo a seguito di
certificazione da parte della Camera di Commercio competente
per territorio. La certificazione prevede una analisi
chimico-fisica e un esame organolettico da parte di una
commissione ufficiale.
Chiarifica:
pratica enologica con la quale, dopo la fine della fermentazione,
si eliminano le sostanze che provocano torbidità e
si perviene all'illimpidimento del vino.
Chiuso: si
dice di un vino appena stappato che necessita di ossigenazione
per esprimere al meglio i profumi.
Colore: elemento
dell'analisi visiva del vino. È il compendio dell'intensità e
della tonalità.
Complessità: caratteristica
tipica dei vini di pregio nei quali si riscontra una grande
varietà di gusti e profumi.
Consistenza: sensazione
tattile percepibile sulla lingua con la quale si indica la
densità o fluidità del vino che sono termini
più propri dell’esame visivo.
Consorzio di Tutela: associazione
volontaria riconosciuta per legge che ha lo scopo di promuovere
la crescita della D.O. sotto il profilo tecnico e dell’immagine.
Corpo: struttura,
spessore del vino, derivante da ricchezza di sostanze estrattive.
Corto: vino
con una carente persistenza gustativa.
Crù: francesismo
con il quale si indica un piccolo territorio o un vigneto
specifico che, per il particolare pedoclima, origina uve particolarmente
pregiate.
Crudo: indica
un vino ancora troppo giovane per essere bevuto oppure troppo
acido e disarmonico.
Cuvée: termine
francese che indica l'assemblaggio. |
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Decantazione: termine
tecnico con il quale si indica l’operazione di travaso del
vino dalla bottiglia appena aperta in un altro recipiente di vetro
(decanter) al fine di favorire l’ossigenazione e il deposito
di eventuali fondi.
Debole: vino carente in qualche componente.
Degustazione: assaggio
ragionato nel corso del quale si valutano le caratteristiche
visive, olfattive, gustative e retro-olfattive del vino.
Difetto: alterazione
del vino non imputabile a cause biologiche (contaminazioni di
lieviti o batteri indesiderati) ma piuttosto a contatto con l’ossigeno,
la luce, le alte temperature o con materiali che hanno ceduto
sentori sgradevoli (es. tappo).
Diradamento
(della produzione): viene chiamata anche vendemmia
verde in quanto consiste nel togliere un certa percentuale
di grappoli dalle viti quando ancora gli acini sono verdi.
L’operazione ha lo scopo di limitare le rese ad ettaro
per incrementare la qualità dell’uva.
Disciplinare
(di produzione): regolamento relativo ai vini D.O.C.,
D.O.C.G. e I.G.T. riportante la delimitazione della zona di
produzione, le tecniche di coltivazione ammesse, i massimali
di produzione, le caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
che devono avere i vini per poter essere certificati. Il disciplinare è proposto
dai Consorzi di tutela ma è legge dello stato in quanto
approvato con decreto ministeriale
D.O.C.: Denominazione
di Origine Controllata. E' un'indicazione geografica riportata
in etichetta riservata ai vini rispondenti a precisi requisiti
stabiliti dai relativi disciplinari di produzione e dalla
legislazione nazionale e comunitaria.
D.O.C.G.: Denominazione
di Origine Controllata e Garantita. Nella classificazione italiana
dei vini rappresenta il più alto livello qualitativo.
Dolce: vino
in cui la presenza di zucchero è chiaramente distinguibile
e sovrasta tutte le altre sensazioni gustative.
Durezza: nell'analisi
gustativa acidità, sapidità e tannicità compongono
la Durezza del vino: a questa si contrappone più o
meno equilibrandola la Morbidezza.
Duro: Vino
ove l'acidità e la tannicità appaiono in eccesso. |
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Effervescenza: presenza
di anidride carbonica (naturale o aggiunta) nel vino percepibile
all’esame visivo o gustativo o, come più spesso succede,
in entrambi.
Elevazione: termine
con il quale si sottintende l'affinamento in legno per
conferire al vino caratteristiche qualitative più "elevate".
Equilibrio: vedi "armonia".
Erbaceo: profumo
nel quale prevalgono le note vegetali (es. Cabernet Franc,
Sauvignon).
Esame
organolettico: sinonimo di degustazione.
Estratto Secco: rappresenta
l'insieme delle sostanze solide presenti nel vino e che possono
essere rinvenute a seguito dell'evaporazione di acqua e alcool.
Una maggior quantità di tali sostanze determina una
maggiore sensazione di corposità di un vino.
Etereo: vino
dal profumo inebriante e pungente che ricorda il caratteristico
sentore dei solventi.
Etichetta: ogni
tipo di indicazione riportata sulla confezione con la quale
il produttore, sotto la propria totale responsabilità,
comunica al consumatore l’esatto contenuto della confezione
stessa.
Evanescente: sensazione
olfattiva o gustativa troppo poco intensa o persistente. |
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Fenologia: disciplina
che studia il ciclo biologico della vite e varie fasi di sviluppo
nel corso dell’anno.
Feccioso: vino
che presenta il gusto e l'odore caratteristico di "feccia",
derivante dal prolungato soggiorno sulle proprie fecce.
Fermentazione
alcolica: trasformazione degli zuccheri del mosto
d'uva in alcool etilico ad opera dei lieviti.
Fermentazione malolattica: trasformazione
dell'acido malico in acido lattico ad opera dei batteri lattici
che avviene in genere dopo la fermentazione alcolica. Passaggio
fondamentale in tutti i vini rossi e in alcuni bianchi per
armonizzare l'acidità e ottenete un gusto più ampio
e rotondo.
Finezza: termine
tecnico usato in degustazione che indica in generale la qualità dei
profumi. Fra tutti gli elementi è probabilmente quello
che presenta maggiore soggettività. Spesso ha una forte
connessione con la tipicità del vino che si degusta.
Floreale: profumo
nel quale prevalgono le note di fiori.
Fluidità: densità del
vino apprezzata attraverso il semplice esame visivo.
Franchezza: termine
tecnico usato in degustazione che significa pulizia nelle sensazioni
olfattive, non interferenza di odori negativi nel bouquet del
vino.
Freschezza: sensazione
gustativa di piacevole vivacità conferita da una buona
acidità.
Frizzante: vino
contenente una moderata quantità di anidride carbonica.
Fruttato: profumo
nel quale prevalgono le note di frutta più o meno matura. |
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Glicerina: sostanza
prodotta dai lieviti nel corso della fermentazione. Conferisce piacevoli
sensazioni di morbidezza e struttura al vino.
Gradazione: quantità di
alcool etilico dichiarata in etichetta ed espressa in volume percentuale.
Grasso: vino di
buona struttura nel quale prevale una sensazione di pastosità in
genere conferita dalla glicerina.
Gusto: risultante
dalle sensazioni percepibili attraverso la lingua (acido, amaro,
salato e dolce). |
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I.G.T.: Indicazione
Geografica Tipica. È un’indicazione geografica riportata
in etichetta riservata ai vini rispondenti a requisiti stabiliti
dai relativi disciplinari di produzione. Per la legislazione comunitaria
si tratta comunque di “vini da tavola” e quindi di
classe inferiore alle Denominazioni di Origine.
Intensità: termine
che esprime la "quantità" di una sensazione,
sia essa visiva, olfattiva, gustativa o retrogustativa.
Intorbidimento: difetto
dei vini spesso associato ad inquinamenti batterici ma anche
dovuto a cause chimico-fisiche.
Invecchiamento: pratica
enologica conseguente all'affinamento che prevede un periodo
più o meno lungo di riposo del vino in bottiglia. |
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Lievito: microrganismo
unicellulare che opera la fermentazione alcolica.
Leggero: vino
a bassa gradazione alcolica.
Lotto (numero
di): codice riportato obbligatoriamente sull’etichetta
che identifica una precisa partita di vino. |
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Macerazione
Carbonica : particolare procedimento produttivo che sta
alla base della produzione dei vini novelli.
Maderizzato: termine
improprio con il quale si indica un vino ossidato.
Magro: vino
che all'esame gustativo denota scarsa corposità.
Malattia
(del vino):alterazione
chimico-fisica ed organolettica del prodotto dovuta all’azione
di batteri.
Marsalato: vedi "maderizzato".
Massimale
(di produzione): è il limite massimo di produzione,
espresso in quintali di uva per ettaro, al di sopra del quale
decade il diritto alla D.O. o alla I.G.T. Il massimale è definito
dal disciplinare di produzione.
Morbidezza: nell'analisi
gustativa sensazione generata da zuccheri, alcool e glicerina.
Si contrappone alla durezza.
Mosto: liquido
ottenuto dalla spremitura delle uve e destinato alla fermentazione
alcolica. |
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Novello: particolare
tipologia di vino rosso, leggero e fruttato, che viene posto in commercio
nel novembre successivo alla vendemmia e destinato a un immediato
consumo.
Nuance: francesismo
che significa sfumatura, presenza appena percettibile di un aroma. |
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Ossidazione: difetto
del vino dovuto a eccessivo contatto con l’ossigeno in fase
di vinificazione o conservazione.
Ossigenazione: pratica
da effettuare su tutti i vini di qualche anno d’età all’atto
della stappatura. Consiste nel consentire al vino di arieggiarsi
(aprirsi) per qualche minuto nel bicchiere prima della degustazione
in modo da dare il meglio di sé. |
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Passatura: tecnica
enologica che consiste nel lasciare appassire i grappoli o sulla
pianta o in appositi locali per dididratarli ed aumentare così il
grado zuccherino.
Passito: vino
ottenuto da uve passite.
Pedoclima: termine
con il quale si indica l’ambiente nel quale è inserito
il vigneto e che considera tanto le componenti legate al terreno
(pedo) che quelle legate al clima.
Perlage: termine
con il quale si indica l'effervescenza dei vini spumanti e
frizzanti.
Persistenza: termine
che esprime la durata di una sensazione, sia essa olfattiva,
gustativa o retro-olfattiva.
Pieno: vino
che all'esame gustativo denota buona corposità e armonia.
Polifenoli: vasta
famiglia di composti presenti nelle uve e nei vini responsabili
del colore, del corpo e della sensazione di astringenza. |
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Residuo
(zuccherino): con questo termine si intende lo zucchero
che rimane nel vino perché non è stato trasformato
in alcool.
Retrogusto: sensazione
olfattiva che si avverte solo dopo aver deglutito il vino.
Riduzione: termine
con il quale si indica la condizione in cui si trova il vino
quando per lungo tempo non è stato a contatto con l’ossigeno. |
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Salato: vedi "sapidità".
Sapidità: nell'analisi
gustativa la sensazione conferita dai sali organici ed inorganici
presenti nel vino.
Secco: vedi "asciutto".
Sommelier: figura
professionale impegnata presso i ristoranti o le enoteche che
cura la cantina, la carta dei vini, propone l'abbinamento cibo
vino sulla base di precise conoscenze, effettua la preparazione
dei medesimi presso i tavoli.
Sottozona: vedi "crù".
Speziato: profumo
nel quale prevalgono le note di spezie (pepe, cannella, caffè,
cacao ecc.).
Spumante: vino
contenente una discreta quantità di anidride carbonica,
confezionato in bottiglie chiuse con tappo a fungo e gabbietta
metallica.
Stabilizzazione: pratica
enologica che precede l'imbottigliamento ed ha lo scopo di eliminare
ogni possibile causa di alterazioni di tipo chimico-fisico e/o
biologico nel vino.
Struttura: vedi "corpo".
Surmaturazione: pratica
che si adotta sulle uve destinate alla produzione di vini dolci
o molto alcolici. Si tratta di ritardare la raccolta rispetto
al normale periodo vendemmiale per ottenere mosti maggiormente
zuccherini e in genere dotati di minore acidità. |
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Taglio: vedi "assemblaggio".
Tannini: polifenoli
responsabili della sensazione di astringenza.
Terroir: termine
francese con il quale si indica l'interazione tra vitigno,
microclima e terreno. L'effetto di queste relazioni sull'uva
e quindi sul vino determina l'unicità del "cru".
Tipicità: caratteristica
che rende riconoscibile un vino con riferimento al vitigno
o territorio di provenienza delle uve.
Tipologia: unità di
classificazione dei vini nella normativa comunitaria e nazionale
(es. Novello, Frizzante, Spumante, Tranquillo, Passito, Liquoroso,
ecc.).
Tonalità: elemento
dell'analisi visiva che, assieme all'intensità, definisce
il colore di un vino.
Torbidità:vedi “intorbidimento”.
Tracciabilità: termine
tecnico con il quale si intende un insieme di norme e procedure,
concepite a tutela del consumatore, atte a consentire la
verifica sulla precisa origine del vino e sulla conformità delle
tecniche di vinificazione rispetto a quanto prescritto dal
disciplinare di produzione.
Tranquillo: vino
nel quale non c'è presenza di effervescenza. |
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Uvaggio: il
termine tecnico indica la vinificazione congiunta di uve diverse
per ottenere un unico vino, comunemente questo vocabolo viene usato
per indicare vini ottenuti attraverso "assemblaggi". |
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Varietà: tipo
di vite ottenuta per selezione genetica dalla quale si ottengono
uve con caratteristiche ben definite e riconoscibili.
Vellutato: vino
che all'esame gustativo denota una piacevole sensazione di
rotondità. Dipende dalla quantità di glicerina
e dal tipo di tannini presenti.
Vitigno: vedi "Varietà".
Volatile: acidità presente
nel vino attribuibile all'aceto acetico o propionico. Se
presente in eccesso viene considerata in difetto.
V.Q.P.R.D.: Vino
di Qualità Prodotto in Regioni Determinate. Nella normativa
comunitaria si indicano con questa sigla tutti i vini D.O.C.
e D.O.C.G. |
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Zonazione: indagine
tecnico-scientifica che ha lo scopo di chiarire le relazioni vitigno-terreno-microclima
e possibilmente fornire indicazioni su quali varietà privilegiare
nelle diverse zone di coltivazione.
Zuccheri: importanti
costituenti del vino, necessari nell'ammorbidire la componente
acida e facenti parte, analogamente all'alcool ad alla glicerina,
della morbidezza, essenziale nei parametri dell'equilibrio. |
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